00 27/02/2008 11:26
ho visto a spizzichi il festival, ma è veramente pietoso, sia per le canzoni che per la conduzione, oramai è un programmino da quattro soldi... e sul tema dell'omosessualità ho sentito la canzone della "vecchia" e plastificata Tatangelo, devo dire che musicalmente è da piangere, roba da esamino di terza media col flauto, e come testo è assolutamente ricco di aria fritta... "che male c'è se ami un uomo come te..." in sè l'amore è buono verso tutti, ma il messaggino della Tatangelo è che lei non condanna un amico suo che ama un altro ragazzo, e il tema sviluppato da questa canzone rende banale tutto, e, tragicamente, vuol far passare la normalità per anormalità e viceversa, ma questo accade ormai dal 1968, quando quell'ideologia si è "aggiornata" e ha preso per obiettivo la promisquità e la confusione dei costumi e della moralità.

la Tatangelo afferma in una intervista a Repubblica: "Ho tanti amici omosessuali ai quali sono molto legata. Hanno una dote speciale, che è quella di saper ascoltare"
direi di farla finita con questi stereotipi dove l'omosessuale ha qualità superiori, (che sia razzismo subdolo?).

e ancora: "Tante aspettative concentrate su di lei, Anna. Questo le ha procurato qualche ansia in più?"
"Più che altro delle responsabilità nei confronti delle persone che lavorano con me, e sono tante. Ma anche nei riguardi di quelli che mi stanno votando, del pubblico. E' vero, le aspettative sono tante, però confesso che le vivo con serenità. Credo nella mia canzone, parlo di un tema sociale che per me rappresenta una consacrazione di quel che piano piano mi sto costruendo".

controdomanda, che stai costruendo? non ci è ben chiaro, mentre mi è molto chiaro cosa hai distrutto: una famiglia. Forse col tema dei Gay cerchi un riscatto sociale? bhò...

fonte
www.repubblica.it/2008/02/speciale/sanremo/servizi/anna-tatangelo/anna-tatangelo/anna-tatang...