00 12/04/2008 16:57

Messa

E’ vero, la vecchia messa era proprio cupa e lugubre, con tutto quel sangue di Cristo sparso per voi e per tutti, l’ossessione dei peccati, quei fumi, quella penombra, quei ceri, quei silenzi angosciosi…

In questa fresca e luminosa domenica di giugno mi sono convertito ed ho finalmente apprezzato il musical che neanche Garinei & Giovannini, gioioso, ilare, spensierato. Infatti, non sono andato «a messa», bensì alla «celebrazione eucaristica», e anche il cambio di nome è tutto una trasfigurazione.

E, per la gioia anche degli occhi, nel banco davanti al mio c’era una variopinta fila di signorine compunte, sì, ma almeno vestite in modo finalmente moderno: vita bassa e magliette shorty, con natiche alla vista.

Preghiamo, mentre altrove i quorum aumentano. Ovviamente, preghiamo a comando, secondo l’elenco stabilito dai benemeriti anonimi che si incaricano di risparmiarci la fatica del cosa chiedere.

Mi raccomando, ascoltaci, Signore, perché siamo così contenti che le nostre chitarre non bastano più.



Rino Cammilleri


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