00 19/10/2007 11:23



Messa tridentina, Roma pronta a diventare la Capitale dei tradizionalisti



di Bruno Volpe

CITTA’ DEL VATICANO - Roma sarà la capitale dei fedeli tradizionalisti di tutto il mondo: le federazioni internazionali legate al rito pre-conciliare celebreranno nella capitale, nei giorni 10 e 11 Novembre, la loro Assemblea Generale. I lavori dell’assise si svolgeranno in Salita Ponte del gallo, a due passi da Piazza San Pietro. L’Italia verrà rappresentata in primis dal Presidente dell’Associazione ‘Una Voce’, l'alto Magistrato di Corte d'Appello, Riccardo Turrini Vita. I lavori saranno spalmati in due giorni. Il 10, i tradizionalisti saranno chiamati a confermare o a sostituire il Pr4esidente mondiale uscente degli organismi tradizionali, l’olandese Jacques Ostveen, che all’uopo terrà una relazione per tracciare un consuntivo sui suoi anni di mandato. L’indomani, invece, i partecipanti celebreranno una Santa Messa secondo i libri liturgici di San Pio V, così come modificati dal Beato Giovanni XXIII, presso la Chiesa di Gesù e Maria al Corso. A tal proposito, è stato invitato a presiedere la Solenne Cerimonia Eucaristica il Cardinale Georges Cottier, Predicatore della Casa Pontificia sotto il Servo di Dio Giovanni Paolo II, che dovrebbe confermare a giorni la sua presenza. Considerata l’importanza dell’avvenimento, i promotori dell’iniziativa, che si sono già attivati in questo senso, non escludono di trovare una Chiesa con una ancora maggiore capienza. La Messa sarà ovviamente animata con canti gregoriani, gli stessi che piacciono al Santo Padre Benedetto XVI. Sempre l’11 Novembre, ma nel pomeriggio, è poi previsto un dibattito durante il quale i relatori tradizionalisti risponderanno alle domande dei presenti. All'evento hanno assicurato intervento moltissimi esponenti della Chiesa cattolica, della Pontificia Commissione ‘Ecclesia Dei’ e del mondo della cultura. Insomma, all'ombra del Cupolone, i fedeli tradizionalisti e le federazioni ‘Una voce’ di tutto il mondo si confronteranno e potranno dimostrare ampiamente la bellezza, la spiritualità, la sublime eleganza del messale tridentino che il Papa Benedetto XVI, con l’attesissimo Motu Proprio ‘Summorum Pontificum’, ha sdoganato dopo anni di incomprensibile ed ingiustificato abbandono.
[Modificato da SetteOttobre 19/10/2007 11:32]



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