Il Festival di Sanremo fa discutere per due canzoni sull'omosessualità

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Bene
00sabato 23 febbraio 2008 19:34

Il Festival di Sanremo fa discutere per due canzoni sull'omosessualità. Chiambretti sdrammatizza: “Baudo andrà all’Inferno”




di Bruno Volpe

CITTA’ DEL VATICANO - Il Piero Chiambretti che non t’aspetti, a pochi giorni dall’inizio del Festival di Sanremo, si concede ai taccuini di ‘Petrus’ con la caratteristica verve che ne ha fatto uno dei personaggi televisivi più popolari tanto da guadagnare nuovamente la conduzione della kermesse canora accanto a Pippo Baudo.

Chiambretti, il Festival non è ancora iniziato e già si è levata qualche critica verso le canzoni della superfavorita Anna Tatangelo (‘Il mio amico’) e di Valeria Vaglio (‘Ore ed Ore’) della sezione Giovani, entrambe riguardanti il tema dell’omosessualità…

"Personalmente, spero che le polemiche si plachino. Tuttavia, siccome i testi delle canzoni li ha scelti Baudo nella sua qualità di Direttore Artistico, non vedo perché dovrei essere io a preoccuparmi: la responsabilità è sua ed è lui che finirà all’Inferno".

Battute a parte, a molti uomini di Chiesa non piace il fatto che a Sanremo si possa portare in scena un tema delicato come quello dell’omosessualità.

"Capirà che non posso prendere posizione sull’argomento. Ma le assicuro che nutro il massimo rispetto per la Chiesa e i cattolici; anche io sono cattolico, sa?”.

Buono a sapersi, ma tornando a Sanremo, cosa si propone il Festival di quest’anno?

"Veda, Sanremo non rappresenta solo una bella e tradizionale kermesse canora, ma anche un’occasione utile e rara per riunire la famiglia. Non ho paura di essere impopolare, quindi, se dico che il Festival, proprio perché mette tutta la famiglia davanti alla Tv, aiuta e stimola il dialogo tra genitori e figli, andando in contro-tendenza in un’epoca in cui il piccolo schermo più che unire, divide. E’ la storia che si ripete. Pensiamo ai tempi andati, agli inizi della Televisione, quando molte famiglie si radunavano nei bar o nella case di quelli più fortunati o benestanti che possedevano un monitor: sin da allora, il Festival ha contribuito all’unione delle famiglie e, mi faccia passare la battuta, all’unità nazionale. Intanto, mi auguro che nelle nostre modeste capacità, possiamo dare a tutti, poveri, ricchi, felici e infelici, un po’ di serenità senza offendere nessuno. Ma voi di ‘Petrus’, mi raccomando, pregate per noi…”.

Chiambretti, Lei riesce ad unire serio e faceto come pochi…

"Guardi, le dimostrerò la mia simpatia per voi di ‘Petrus’, un mezzo religioso che stimo e apprezzo davvero con sincerità, anticipandovi che mercoledì sera, giusto per restare in tema, ospiteremo sul palco dell’Ariston una rappresentanza sportiva di sacerdoti. Vi ho stupiti, vero? E pensare chem anche recentemente, mi hanno dato dell’anticlericale. E invece no: da buon cattolico, apprezzo la Chiesa, amo il Papa e rispetto il suo messaggio. Anzi, le dirò di più: mi piace raccogliermi in preghiera prima di ogni trasmissione importante".

fonte: Petrus


ottosettembre
00mercoledì 27 febbraio 2008 11:26
ho visto a spizzichi il festival, ma è veramente pietoso, sia per le canzoni che per la conduzione, oramai è un programmino da quattro soldi... e sul tema dell'omosessualità ho sentito la canzone della "vecchia" e plastificata Tatangelo, devo dire che musicalmente è da piangere, roba da esamino di terza media col flauto, e come testo è assolutamente ricco di aria fritta... "che male c'è se ami un uomo come te..." in sè l'amore è buono verso tutti, ma il messaggino della Tatangelo è che lei non condanna un amico suo che ama un altro ragazzo, e il tema sviluppato da questa canzone rende banale tutto, e, tragicamente, vuol far passare la normalità per anormalità e viceversa, ma questo accade ormai dal 1968, quando quell'ideologia si è "aggiornata" e ha preso per obiettivo la promisquità e la confusione dei costumi e della moralità.

la Tatangelo afferma in una intervista a Repubblica: "Ho tanti amici omosessuali ai quali sono molto legata. Hanno una dote speciale, che è quella di saper ascoltare"
direi di farla finita con questi stereotipi dove l'omosessuale ha qualità superiori, (che sia razzismo subdolo?).

e ancora: "Tante aspettative concentrate su di lei, Anna. Questo le ha procurato qualche ansia in più?"
"Più che altro delle responsabilità nei confronti delle persone che lavorano con me, e sono tante. Ma anche nei riguardi di quelli che mi stanno votando, del pubblico. E' vero, le aspettative sono tante, però confesso che le vivo con serenità. Credo nella mia canzone, parlo di un tema sociale che per me rappresenta una consacrazione di quel che piano piano mi sto costruendo".

controdomanda, che stai costruendo? non ci è ben chiaro, mentre mi è molto chiaro cosa hai distrutto: una famiglia. Forse col tema dei Gay cerchi un riscatto sociale? bhò...

fonte
www.repubblica.it/2008/02/speciale/sanremo/servizi/anna-tatangelo/anna-tatangelo/anna-tatang...

Bene
00mercoledì 27 febbraio 2008 16:18
Si...il festival fa pena, soprattutto perchè c'è ancora Baudo a scegliere le canzoni in gara. Basta Baudo [SM=g8355] e anche Chiambretti [SM=g8111] non si sopportano [SM=g8334]
e gli ascolti lo confermano!!! [SM=g8229]




ottosettembre
00sabato 1 marzo 2008 19:21
Re:
Bene, 27/02/2008 16.18:

Si...il festival fa pena, soprattutto perchè c'è ancora Baudo a scegliere le canzoni in gara. Basta Baudo [SM=g8355] e anche Chiambretti [SM=g8111] non si sopportano [SM=g8334]
e gli ascolti lo confermano!!! [SM=g8229]









Che porcheria di Festival, tra canzone inutili e temi biechi... e poi la sceneggiata della solita banale e scontata bertè!... per fotuna che c'è la pubblicità ogni tanto, ma io me sò visto i Cesaroni... meglio loro, almeno fanno ridere. Baudo fa piangere!


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