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Il Santo padre incontra i Gesuiti

Ultimo Aggiornamento: 21/02/2008 16:51
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Sesso: Femminile
21/02/2008 15:48

Benedetto XVI incontra i Gesuiti: “Siate fedeli al Papa nella battaglia tra il Bene e il Male per sconfiggere la povertà spirituale del mondo d'oggi”



di Gianluca Barile

CITTA’ DEL VATICANO -
Per la Chiesa "la scelta dei poveri non e' ideologica, ma nasce dal Vangelo". E la poverta' piu' grande, oggi, e' quella spirituale, in "questo mondo secolarizzato, teatro di una battaglia tra il Bene il Male, in cui Dio sembra essere assente". Benedetto XVI ha voluto ricordarlo ai padri gesuiti, nel discorso rivolto alla Congregazione Generale che ha da poco eletto i loro superiori. La sottolineatura si riferisce al rischio di derive nel solo impegno sociale dimenticando il compito principale, che e' quello dell'evangelizzazione. "Innumerevoli e drammatiche - ha detto il Papa - sono le situazioni di ingiustizia e di poverta' nel mondo di oggi, e se bisogna impegnarsi a comprenderne e a combatterne la cause strutturali, occorre anche saper scendere a combattere fin nel cuore stesso dell'uomo le radici profonde del male, il peccato che lo separa da Dio, senza dimenticare di venire incontro ai bisogni piu' urgenti nello spirito della carita' di Cristo". Benedetto XVI ha sottolineato che con i suoi 20mila religiosi, la Compagnia di Gesu' deve continuare ad essere in prima linea nella difesa dei diritti umani, perche' "non mancano purtroppo nuove cause di poverta' e di emarginazione in un mondo segnato da gravi squilibri economici e ambientali, da processi di globalizzazione guidati dall'egoismo piu' che dalla solidarieta', da conflitti armati devastanti ed assurdi". In proposito, il Papa ha citato "una delle ultime lungimiranti intuizioni" di Padre Arrupe, che fu preposito generale nella bufera del post '68, fino al commissariamento dell'Ordine deciso da Giovanni Paolo II, rilevando che "la Compagnia continua a impegnarsi in modo meritorio nel servizio per i rifugiati, che spesso sono i piu' poveri fra i poveri e che hanno bisogno non solo del soccorso materiale, ma anche di quella piu' profonda vicinanza spirituale, umana e psicologica che e' piu' propria del vostro servizio". Accanto all'impegno per la giustizia, i gesuiti continuino, poi, ha chiesto il Pontefice, "quel ministero degli Esercizi Spirituali che fin dalle origini e' stato caratteristico della Compagnia", continuando "a farne uno strumento prezioso ed efficace per la crescita spirituale delle anime, per la loro iniziazione alla preghiera, alla meditazione". Come insegna Ignazio di Lodola, infatti, negli Esercizi Spirituali, ha detto il Papa ai seguaci del Santo spagnolo, "il nostro mondo e' teatro di una battaglia fra il bene e il male, e vi sono all'opera potenti forze negative, che causano quelle drammatiche situazioni di asservimento spirituale e materiale", che "si manifestano con particolare evidenza attraverso tendenze culturali che spesso diventano dominanti, come il soggettivismo, il relativismo, l'edonismo, il materialismo pratico". "Per questo - ha continuato rivolto ai gesuiti - ho chiesto il vostro rinnovato impegno a promuovere e difendere la dottrina cattolica in particolare sui punti nevralgici oggi fortemente attaccati dalla cultura secolare". Secondo Benedetto XVI, con il loro "quarto voto" di fedelta' al Papa, i gesuiti sono chiamati a conservare "quella sintonia con il Magistero che evita di provocare confusione e sconcerto nel Popolo di Dio" anche sui temi che oggi sono "continuamente discussi e messi in questione, della salvezza di tutti gli uomini in Cristo, della morale sessuale, del matrimonio e della famiglia". "Mentre vi sforzate di costruire ponti di comprensione e di dialogo con chi non appartiene alla Chiesa o ha difficolta' ad accettarne le posizioni e i messaggi, dovete allo stesso tempo - ha raccomandato ai religiosi - farvi lealmente carico del dovere fondamentale della Chiesa di mantenersi fedele al suo mandato di aderire totalmente alla Parola di Dio, e del compito del Magistero di conservare la verita' e l'unita' della dottrina cattolica nella sua completezza". Essendo "istituita anzitutto per la difesa e la propagazione della fede", la Compagnia di Gesu' deve inoltre "continuare a formare con grande cura i suoi membri nella scienza e nella virtu', senza accontentarsi della mediocrita', perche' il compito del confronto e del dialogo con i contesti sociali e culturali molto diversi e le mentalita' differenti del mondo di oggi e' fra i piu' difficili e faticosi". "Questa ricerca della qualita' e della solidita' umana, spirituale e culturale, deve caratterizzare - ha poi concluso Benedetto XVI - anche tutta la molteplice attivita' formativa ed educativa dei gesuiti, nei confronti dei piu' diversi generi di persone".

fonte: Petrus
[Modificato da Bene 21/02/2008 16:51]
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