Curiosita'

Cari amici, ho trovato questo articolo veramente curioso......voi lo sapevate?


Civitavecchia: città di Papi, Santi e navigatori

di Angela Ambrogetti

CIVITAVECCHIA - Piazza Betlemme a Civitavecchia è del Papa. Non è un territorio vaticano, antico resto del porto dei pontefici. E proprio un possesso personale di Giovanni Paolo II, che immagino lo abbia lasciato in eredità al suo successore. E questa è solo una delle curiosità religiose della cittadina laziale a 60 chilometri dallUrbe, parte per secoli dello Stato Pontificio. Quando qualche anno fa è stato ricostruito il lungomare della città, rimasta quasi in abbandono urbanistico dopo le distruzioni della guerra e le successive sciatte ricostruzioni, il pensiero è andato a Karol Wojtyla. Nel 1987, il Papa polacco aveva visitato la città, e la Centrale Elettrica nel giorno di San Giuseppe e, da devoto mariano, aveva incoronato limmagine della Madonna di Allumiere. Molto prima che Civitavecchia salisse alla ribalta delle cronache per la Madonnina, alle spalle della città marina, dove si aprono le cave di allume, nasceva Allumiere con un santuario nella roccia, dove è custodita la Madonna dei minatori. Particolarissima, perché di fatto è la bolena di una nave. Un santuario con gli ex voto dei minatori e dei marinai. Il vero santuario della gente di qui per secoli. La statua venne portata in città per la messa con il Papa. Un Wojtyla giovane, robusto, sorridente, che sulla nave della Capitaneria attraversa il porto fino alla Mole Vanvitelliana che lo domina. Il porto dei Papi, che lasciarono opere e nomi in città. E che la città ha ricompensato con una piazza particolare: piazza Betlemme. Ci si passa per andare in spiaggia. E si riflette. Come si riflette attraccando sul molo che porta il nome di Escrivà de Balaguer. Un dono, questo, dellAutorità portuale nellanno della canonizzazione del fondatore dellOpus Dei. Allora furono migliaia gli spagnoli che decisero di arrivare in nave a Roma e sbarcarono a Civitavecchia. Una festa che prolungò quella dei giovani della GMG del 2000 che erano stati accolti in città. Intanto Civitavecchia è cresciuta, grazie anche alla protezione di questi Santi dei nostri tempi. Una città profondamente mariana. Fu edificata qui, in riva al mare nel centro antico, la prima chiesa dedicata allImmacolata costruita dopo la proclamazione del dogma. E officiata dai Francescani Conventuali, e custodisce un quadro miracoloso. Unimmagine di Maria che in molti videro roteare gli occhi e che salvò la città. Del resto Civitavecchia è da sempre una località custodita da una donna: la patrona Santa Fermina, martire romana, per sfuggire alla persecuzioni visse per anni in una grotta sul mare. Racconti di gente forte e fiera, magari di poche parole. Un po come i montanari. Sarà per questo che Giovanni Paolo II amava queste coste laziali, aspre e forti. Otre alla sue famosissime fughe nelle montagne abruzzesi, il Papa infatti amava scappare al mare. Ad ospitarlo, con un piccolo seguito, erano i frati francescani di Santa Severa. Un piccolo convento con la tipografia fondata da Padre Massimiliano Kolbe a pochi metri dalla spiaggia. Un luogo abbandonato e solitario fino a qualche decina di anni fa. E quando il Papa passava la giornata al mare, soprattutto dinverno, si mangiava pesce. Un pesce pescato e cucinato per lillustre ospite proprio a Civitavecchia. Città mariana, città di Papi, di storie che si intrecciano con quella di Roma. La Madonnina di Pantano, insomma, è solo lultima arrivata. A pochi passi dalla chiesetta che ora custodisce limmagine che avrebbe pianto sangue, ci sono un borgo e una spiaggia con un nome che apre altre pagine di storia: SantAgostino. Sembra che sia qui che il Padre abbia scritto molti suoi testi. Ma su questo il contenzioso è aperto con unaltra spiaggia, quella di Ostia, dove viveva la madre Monica. Sono sempre le donne a segnare la storia, come ci insegna Maria.