tutte belle citazioni, illuminanti anche, ma i soci dell'Associazione? come commentano?
il mio pensiero lo conoscete, ma forse è meglio che lo scrivo per evitare fraintendimenti: non sono contrario, anzi sono a favore di questo rito per il suo valore antico e per la sua importanza storica, per la sacralità e il "misticismo" forte che la lingua ufficiale della Chiesa (il Latino) trasmette, oltre che è anche il rito col quale fino al '70 la Chiesa ha decretato tutti i Santi. Un contatto quindi col passato che torna ad avere un suo ruolo nella liturgia. E' un rito a noi nuovo, dove per fortuna non si assiste alla gara della suoneria piu' alla moda durante la messa e alle competizioni fanciullesche tra i banchi e le navate, o al pettegolezzo in fondo vicino all'uscita, e al concertino di improvvisati saltinbanco...
Non ritengo invece che sia il punto cardine dal quale risollevare le sorti di una fede generale tiepida e in molti casi persa.
Puo' semmai avere un ruolo forte in quei cristiani che si sentono più rinvigoriti nella fede, e tanta fede in piu' è sicuramente gradita a Dio, il quale ne terrà conto con le dovute grazie che riterrà di elargire. Il fatto che il rito tridentino sia stato "rinfrescato" alla memoria colettiva è già un episodio positivo, che sicuramente muoverà curiosi, latinisti, benpensanti e critici, ma anche fedeli e cristiani vogliosi di scoprire le origini della Santa Messa.
sono a favore, con la mia moderazione però, che mette in guardia dal non fare del rito tridentino il sostituto dell'attuale liturgia.
come si è detto in qualche riunione fà, ET ET!
Poi Domenica vado a Rimini a vedere il rito